lunedì 27 agosto 2012

Post-Orgasmic Tristesse




È l'estate della moda del “Free Pussy Riot”.
Ma poi, qualcuno ha davvero mai ascoltato una canzone delle Pussy Riot? L'ennesima rivoluzione passeggera, e tra un mese queste Che Guevaras schitarranti saranno già a marcire nell'ultimo cassetto della memoria mondiale, come decine, centinaia di altri più o meno definibili prigionieri politici.

È l'estate successiva a quella del 15-M, l'estate che ne ha decretato il fallimento più eclatante. Adesso non è più in, il 15-M. Quella era la moda rivoluzionaria del 2011.

È l'estate dei culi tersi che campeggiano nei cartelloni delle vetrine delle farmacie, come l'estate scorsa e quella prossima, a pubblicizzare miracolose creme anticellulite. Perché senza cellulite saremo tutte più belle, e quindi (conseguenza logica, diretta e inconfutabile) più felici. Non fa una piega.

È l'estate della Spagna che brucia, dell'Europa che si sgretola, di Berlusconi che magari torna a candidarsi, di Assange nell'Ambasciata dell'Ecuador, degli Europei di calcio e delle Olimpiadi venuti come per miracolo a farci dimenticare che ce ne stiamo andando tutti affanculo. 

È l'estate dei festival uno dietro l'altro e delle mie amiche tutte incinte.

È l'estate del perdono. Ai miei nemici, a chi mi ha fatto del male: principalmente a me stessa.
È l'estate delle seconde possibilità. A chi non c'è stato, a chi voleva esserci ma non gliel'ho permesso, a Barcellona che in fondo non è poi così malaccio, a tutte le cose che sognavo di fare e che mi sono proibita. E ancora una volta: a me stessa.
È l'estate del concedere, del concedermi.

È l'estate della malinconia post-orgasmica, delle mutandine lasciate a casa e sotto-il-vestito-niente, del sì, no, forse, scherzavo, o no? ma poi chissenefrega, è l'estate in cui ancora non ho risolto niente ma magari non ho nemmeno niente di così urgente da risolvere, è l'estate del lasciare andare piuttosto che trattenere, dell'accettare piuttosto che allontanare, è l'estate del cambiamento, della riscoperta, del capitolo chiuso capitolo aperto, del fammi un po' vedere cosa c'è ancora di buono da assaggiare in questa vita.

È l'estate di stop, respira, guardati intorno con calma. Beh, non sarà perfetto, niente sarà mai perfetto, ma vedi? Non c'è male cazzo, rilassati: non c'è proprio niente male.




Soundtrack: Calexico, tutta la discografia


(Carrer dels Flassaders, el Born, Barcelona)


3 commenti:

Anonimo ha detto...

E visto che posso infiltrarmi qua come un'anonima qualunque ti lascio un commento molto semplice: fantastico post! ;-)

Anonimo ha detto...

...io non mi infiltro come anonima qualunque ma bensì come Manuelita che come sempre attende nuovi pensieri sul tuo blog... Direi DIVINO come tutto quello che scrivi perchè lo fai sentire a chi lo legge...sei viva in ogni singola lettera...ti immagino...riesco a vedere la tua espressione anche se è tanto che non ti vedo, MA COME SI PUO' DIMENTICARE IL TUO VISO...ASSOLUTAMENTE NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! Continua a scrivere...continua ad emozionarci... Abbandonati, gira la pagina e continua ad assaggiare la vita...
Un super abbraccio piccola dolce Po'!
Manu

Paola B. ha detto...

Manu: grazie! sei la mia "fan" più fedele eheheh ; )
ci vediamo presto, quel super abbraccio lo voglio dal vivo!

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