Eppure c’è qualcosa che mi sfugge.
È la parola sulla punta della lingua, la conclusione logica che non arriva, il passo troppo veloce che mi fa perdere il ritmo del samba. La voce registrata che non riesco a decifrare, la faccia sulla foto che non ricordo a chi appartiene.
Il suono di uno strumento sconosciuto.
Il sogno che ho appena fatto e che è giá sfumato come cenere mentre cercavo di trattenerlo tra le dita.
La lancetta dell’orologio che all’improvviso fa uno scatto all'indietro.
Il deja-vu, il brivido di febbre. La vertigine.
Una porta aperta in fondo al corridoio buio, che non so se voglio oltrepassare.
E davvero non so se voglio
Non so se,
se vale la pena cercare di capire
trovare la parola, tracciare la conclusione, riprendere il ritmo, decriptare la voce, riconoscere la faccia
o se è meglio chiudere gli occhi e perdermi.