lunedì 26 gennaio 2009

Ilha Grande, Foto a Parole

Un sentiero che sale lungo la montagna, sinuoso come un serpente. La terra bruna, resa piú scura dall'umiditá.
Ai due lati, frondosa, la foresta verde. Fitta.
Davanti ai miei occhi, a mezz'aria al centro dell'inquadratura, una farfalla grossa come una mano aperta, le ali di un blu profondo, bordate di pizzo nero.
Un'istante, ed é giá volata via.

...

Praia Dois Rios.
Due ore e mezza di cammino per attraversare l'isola valgono la pena quando, all'arrivo, ti incontri davanti a quello che finora avevi visto solo nei cartelloni delle agenzie turistiche.
Non c'è quasi traccia umana.
Sabbia come farina, acqua trasparente resa verde dal riflesso della vegetazione intorno. Due fiumi delimitano la spiaggia ai due lati, due fiumi che sbucano come per magia dalla foresta, sornioni.
Ne risalgo uno a piedi. L'acqua è bassa e cristallina, fresca. Gruppi di pescetti bianchi si muovono in sincronia, cambiando direzione a scatti.
Non so quanto tempo è passato, e mi ritrovo sola nel mezzo della selva, che prepotente si sporge oltre gli argini, come a voler possedere l'acqua. Tutto è silenzioso.
Normalmente nei documentari a questo punto arriva un coccodrillo da lontano, velocemente, gli occhietti che spuntano sopra il pelo dell'acqua, inesorabilmente diretto verso la preda.
Mi lascio suggestionare dalla mia stessa fervida immaginazione e il piú velocemente possibile riscendo il fiume fino a tornare in spiaggia.

...

Attraversando l'oceano, di ritorno alla terra ferma.
Da un lato, la coda d'acqua spumosa che il catamarano lascia dietro di sè. Dall'altro, un isolotto verde scuro con un piccolo faro rosso in cima. Intorno, innumerevoli isole montagnose dei piú svariati toni del verde, che punteggiano l'oceano fino a dove l'occhio arriva a vedere. In lontananza appaiono come sagome azzurrine bidimensionali, come pannelli della scenografia di un teatro.
Le immancabili nuvole bianche, gommose, stratiformi, nascondono le punte delle isolette.
Piú in alto il cielo è di un azzurro intenso, attraversato da leggeri filamenti di nuvola che sembrano tessere un punto croce.
E al centro della scena, a metá strada tra l'oceano e il cielo, grossi uccelli neri volano lentamente, disegnando una spirale nell'aria.
Le ali spiegate, girano e rigirano su se stessi, senza fretta, lasciandosi cullare dal vento.

...

Angra dos Reis, dal lato della terra ferma.
Le casette colorate si arrampicano sulla parete della montagna come una manciata di mattoncini di Lego che qualcuno ha preso a piene mani e ha scaraventato distrattamente nella foresta.

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A volte è davvero frustrante non avere a disposizione una macchina fotografica.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pao! Dois Rios! Vc tambem! Viu a igreja? Nossa, fiz o mesmo caminho... o mesmo sofrimento... pra chegar em uma das praias mais bonitas que ja vi... o verde das montanhas, os rios,un de cada lado, a quase solidao e os caranguejos namorando... ai que liindo! Quando vuelvas lo recordaremos juntas... felicidade...
Nanda

dora ha detto...

bello po!! è veramente un peccato non poter vedere tutto questo... però sei brava, riesci a catapultare chi ti legge in quei posti favolosi... bella la scena del coccodrillo hihihi ... mi sembrava di vederti...

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