lunedì 3 novembre 2008

Mi puta gorda

Desde mi casa hasta Plaza de la Virreina, pasando por Encarnación, son quince minutos de camino. Cinco en bici. Esta noche al volver tardé diez, ya que caminaba muy rápido, por el frío.

En la esquina entre Encarnación y Lepanto, casi al llegar a casa, hay una residencia para ancianos recién estrenada. Hace más de dos años estaba en construcción, y yo solía pasar por ahí con Carlo y Juan Alberto.
Decíamos: Cuando esta obra esté acabada, nos iremos de Barcelona.
Ellos se fueron mucho antes, y yo, todavía sigo aquí.

Aún no me he ido y ya estoy pensando en lo que haré a la vuelta. Siempre me pasa lo mismo, y es que mi cabeza corre más rápida que mi cuerpo, que el tiempo mismo.

La relación de dependencia que tengo con esta ciudad me fascina y me molesta. Estoy tan bien, tan a gusto, tan metida en la vida de Barcelona, que casi podría poner raíces, casi podría estancarme. Y no: no estoy conforme. Aún no puedo pararme, aún no.

Barcellona è generosa come una madre e calda come una puttana.

Non dice mai di no, e con le cosce aperte ti invita a entrare dentro di lei, a esplorarla, a conoscere le sue parti piú intime.
Ti guarda con occhi golosi, ti invoglia. Ti stringe alle sue carni umide e abbondanti e ti inebria. Ti fa felice. Ti risucchia, ti fa sua. E tu, immersa in lei, ti senti protetta, al sicuro, come quando da bambina ti infilavi sotto le coperte del tuo lettino, e ti addormentavi serena ascoltando il rumore della tele, di mamma che lavava i piatti, la sua voce che si alternava a quella di papá, lontane, sempre piú lontane, che ti accompagnavano all’oblio del sonno.

Barcellona ti accompagna all’oblio del Piacere.
Ti abbraccia e lascia che tu infili le tue mani fredde sotto le sue ascelle. Ti coccola. Non si risparmia. Ti sussurra: ti amo, sei bellissima, amo solo te. Solo te.
E mentre parla ti sfiora l’orecchio con la sua lingua di serpente, e ti fa il solletico, e ti eccita, e ti ubriaca.

E tu sai bene che sta mentendo, sai perfettamente che in realtá non è altro che una grassa puttana, che si vende a tutti quelli che la cercano con la stessa intensitá. Ma è capace di farti stare cosí bene, cosí bene, che a un certo punto non ne puoi fare a meno.
Senza dubbio è la migliore che tu abbia mai incontrato. È una puttana grassa e cara, ma non delude mai, e tu paghi fino all’ultimo centesimo, grata e soddisfatta.
E sai che domani avrai ancora voglia di lei.

Barcelona, maldita seas, mi puta gorda: te quiero.

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